Almeno una stella. Un progetto di tutoraggio per gli adolescenti immigrati
Synopsis
Released with the Creative Commons License Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0 IT) in the peer reviewed series La melagrana.
The project "Almeno una stella" is a network of welcome and accompaniment for teen immigrants, which are supported by tutors (the "stars" of the title) chosen among university young students. Many tutors has foreign origin and a past of migration in common with the boys that accompany. The project was experienced in six different territories: Milan (lead city), Turin, Bologna, Arezzo, the province of Trento, Friuli. The text describes the project, its protagonists and its local variations.
Il titolo del libro prende a prestito l’espressione e l’auspicio che Boris Cyrulnik utilizza a proposito di resilienza dei minori che hanno vissuto una situazione di trauma o di frattura nella loro storia. Così egli scrive: “affinché il bambino o l’adolescente possano intraprendere un cammino di resilienza è necessario che accanto a loro ci sia almeno una stella, e cioè figure, rapporti e relazioni che rappresentino dei veri e propri ‘tutori di resilienza’”.
Abbiamo individuato le possibili “stelle” sul cammino di integrazione degli adolescenti immigrati nella figura dei tutor. Si tratta di giovani, per lo più universitari, molti dei quali di origine straniera e quindi con un vissuto di migrazione comune alle ragazze e ai ragazzi accompagnati. Rappresentano delle figure di prossimità per vari aspetti: la vicinanza anagrafica e di età, le esperienze di vita molto simili, le lingue e i linguaggi condivisi. Sono vicini pur senza essere “pari”: né compagni di classe, né adulti, ma collocati in quello spazio della giusta distanza che li rende prossimi come fratelli e sorelle maggiori.
Il dispositivo di tutoraggio o di mentoring è largamente diffuso e da tempo in contesti europei ed extraeuropei e sperimentato con esiti positivi come forma di aiuto e sostegno scolastico, mediazione e rispecchiamento, identificazione positiva e rimotivazione. In Italia invece non è molto praticato, quantomeno in maniera ordinaria, continuativa e monitorata.
Il progetto “Almeno una stella” ha organizzato una rete di accoglienza e di accompagnamento per gli adolescenti neoarrivati, prevedendo azioni dedicate e di qualità per l’apprendimento della lingua e l’aiuto allo studio, per sostenere il momento dell’orientamento e la fase di passaggio dalla scuola secondaria di primo a quella di secondo grado, per far conoscere e abitare la città e i suoi luoghi di aggregazione. È stato sperimentato per due anni in sei diversi territori: a Milano (città capofila), Torino, Bologna, Arezzo, nella provincia di Trento, in Friuli. Il tutoraggio si è rivelato fortemente generativo e fecondo e ha prodotto cambiamenti importanti e profondi, sia in coloro che sono stati accompagnati, sia in chi ha accompagnato. Il testo racconta il progetto e le sue declinazioni locali; traccia il ritratto degli adolescenti stranieri, i loro aspetti di vulnerabilità e di riuscita; presenta i diversi stili di essere tutor. Propone inoltre un vademecum operativo per coloro che vorranno sperimentare il dispositivo del tutoraggio a scuola e nella città.