Micro-progettazione: pratiche a confronto. PROPIT, EAS, Flip
Synopsis
Released with the Creative Commons License Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0 IT) in the peer reviewed series Traiettorie inclusive
"Micro-progettazione" ("micro-planning") are the processes carried out by the teacher to prepare the day after work session. Three models are analyzed and compared in the book: Propit, EAS and Flipped Classroom. Although each one has its own features, all of these models share the attention to micro-planning, the focusing on action and the interest in promoting an active and conscious attitude of the students.L’attuale complessità della scuola richiede una cura particolare per la progettazione. Questo libro concentra l’attenzione sulla micro-progettazione, ovvero sui processi messi in atto dal docente per predisporre la sessione di lavoro del giorno dopo.
La micro-progettazione dovrà essere connessa al curricolo, che fornisce la cornice di senso, ed essere di supporto al fare quotidiano, rendendo sostenibili strategie di personalizzazione e inclusione; dovrà inoltre parlare un linguaggio comprensibile anche agli studenti per favorire quell’allineamento degli obiettivi e tra le diverse attività che è alla base della loro motivazione e della loro partecipazione.
I temi della micro-progettazione e dell’inclusione vengono sviluppati analizzando e confrontando tre proposte: PROPIT, EAS e Flipped Classroom. Benché ciascuno abbia caratteristiche proprie, tali modelli condividono l’attenzione alla micro-progettazione, la focalizzazione sull’azio-ne e l’interesse a favorire un atteggiamento attivo e consapevole da parte degli studenti.
A descrivere le varie proposte sono stati chiamati ricercatori che operano, in diverse sedi, nella scuola o nell’università italiane, dove hanno sperimentato i modelli e hanno anche – spesso collettivamente – riflettuto sulle esperienze vissute cogliendone gli aspetti più significativi, replicabili e generalizzabili.
Oltre a Rossi e Giaconi, si occupano di PROPIT Balbi, Barbariol, Deganutti, Del Mastro, Ortu, Pessot (Pordenone), Patregnani (Ancona) e Sarracino (Napoli); Carenzio (Milano) descrive EAS, mentre il contributo di Valenti (Roma) ripercorre un’esperienza di progettazione in cui EAS e PROPIT sono connessi; Cecchinato e Papa (Padova), Alloatti e Viscusi (Torino) e Bruni (Campobasso) illustrano la Flipped Classroom; infine Barca (Piacenza) e Magnaterra (Ancona) riprendono il ruolo della micro-progettazione con riferimento alle pratiche didattiche mentre Pentucci (Macerata), Giancarli (Ancona) e Olmo (Ascoli Piceno) riflettono sul rapporto tra micro-progettazione e dispositivi multimediali.