Geo-didattiche per il futuro. La geografia alla prova delle competenze
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Geographical competenciesSynopsis
Released with the Creative Commons License Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0 IT) in the peer reviewed series Tratti geografici - Materiali di ricerca e risorse educative
This volume comes from the 4th National Workshop of the Italian Association of Geography Teachers (Milan, 26-27 August 2015) and proposes a reflection shared by scholars and teachers on the potentials and criticalities of teaching geography, facing the present and the future of education.
Il presente volume nasce dall’esperienza del IV Workshop Nazionale AIIG, un evento che ha fatto seguito alle edizioni di Torino, Roma e Padova e che, per la prima volta, è stato affiancato al Convegno Nazionale, al fine di rafforzare la sinergia tra le diverse componenti dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e di stimolare il dialogo tra i partecipanti ai due eventi.
In questa occasione si è scelto di porre al centro dei lavori la didattica e l’educazione geografica, con lo scopo di stimolare una riflessione condivisa e il più possibile articolata, non solo sui significati teorici di tali temi, bensì anche per rafforzare il confronto sulle potenzialità e criticità della loro applicazione concreta nelle classi dei diversi ordini scolastici. Come recita il titolo, il fine ultimo era quello di dimostrare la forza dell’educazione geografica, derivante dalle innumerevoli pratiche e strategie didattiche quotidiane che possono essere pensate al fine di promuovere la conoscenza del territorio, dell’ambiente e del paesaggio. Un fine che dovrebbe realizzarsi nel più ampio ambito della didattica per competenze, in cui la geografia può offrire il proprio contributo. Infatti il volume propone alcuni spunti riflessivi che si sviluppano in senso verticale nel tentativo di evidenziare i nessi esistenti tra i diversi ordini scolastici: dalle competenze prescolari alla formazione dei docenti in ambito universitario.
Fedeli allo spirito dei Workshop AIIG degli anni precedenti, anche nell’edizione 2015 si è cercato di sperimentare alcuni percorsi pratici volti a stimolare il dialogo e il confronto tra i partecipanti e i relatori. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso la proposta di attività laboratoriali che sono state definite “officine didattiche”. Questa esperienza ha visto il coinvolgimento di diversi relatori che hanno condiviso le loro conoscenze e competenze al fine di coinvolgere attivamente i partecipanti in percorsi teorici e pratici su varie tematiche di carattere geografico.
L’esperienza delle officine didattiche ha avviato una successiva riflessione sulla necessità di approfondire le tematiche affrontate e di ampliarne l’orizzonte in un rielaborato quadro teorico focalizzato sulla didattica per competenze, allo scopo di produrre uno strumento operativo a disposizione dei docenti per una didattica attiva e condivisa della geografia. Sfruttando quindi le potenzialità del formato Open Access, i contributi teorici e i materiali didattici presentati nel volume si proporranno come strumenti a disposizione dei docenti di geografia di tutti i gradi d’istruzione che li potranno utilizzare come supporti per la costruzione della loro progettazione didattica.
Focus del presente volume è quindi il concetto di competenza, sul quale si è provato a riflettere in termini disciplinari teorici e pratici. Il dibattito sul tema delle competenze è ormai vasto e articolato, senza addentrarsi quindi troppo nella ampia bibliografia a riguardo, possiamo citare le Raccomandazione del 2008, che definiscono la competenza come una «comprovata [quindi manifestata da evidenze] capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche nei più diversi contesti di vita, di studio e di lavoro». Seguendo una prospettiva simile, Pellerey la definisce come «capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo» (Pellerey 2004, p. 12). Nell’ambito del progetto DeSeCo (Definition and Selection of Competencies) descritto da Rychen e Salganik, essa viene invece intesa, in un senso ancora più pragmatico, come la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, e quindi di svolgere efficacemente un’attività o un compito (Rychen e Salganik 2007).
La competenza è quindi sempre intesa come “sapere agito”, ovvero capacità di mobilitare il sapere (definito in termini di conoscenze e abilità) per risolvere problemi e gestire situazioni reali (Da Re 2013). Pertanto «ciò che rende la competenza tanto potente e la distingue dalle conoscenze e dalle abilità prese da sole è l’intervento e l’integrazione con le risorse e le capacità personali. Il fatto che la persona sappia mobilitare conoscenze e abilità attraverso l’impiego di capacità personali le permette di generalizzare a contesti differenti il modello d’azione e, inoltre, di reperire conoscenze e abilità nuove di fronte a contesti che mutano, alimentando e accrescendo la competenza stessa» (Da Re 2013, p. 10).
Quindi le competenze di base, così come le competenze di cittadinanza, prevedono di considerare la centralità dei soggetti in apprendimento e dell’apprendimento stesso al fine di fornire gli strumenti necessari all’elaborazione di risposte adeguate alle esigenze della complessa e mutevole società contemporanea (Batini 2013). La didattica della geografia presenta specificità che la rendono particolarmente utile al fine di promuovere l’empowerment, ovvero il «lungo processo teso soprattutto a incrementare il potere e il controllo (e la percezione degli stessi) di un soggetto sulla propria vita, sulle proprie scelte, sul proprio futuro, con gli altri» (Batini 2013, p. 11). La geografia in questo senso può quindi mettere in atto le proprie peculiarità didattiche proprio perché è l’ambito deputato allo studio della complessità della contemporaneità che i discenti devono imparare a comprendere e con la quale dovranno interagire in maniera consapevole. A tale proposito pare infine opportuno evidenziare che la dizione “competenza geografica” fa riferimento a un concetto intrinsecamente interdisciplinare, indispensabile per delineare un quadro olistico della realtà in cui la geo-graficità ci aiuta ad affrontare situazioni note e non note di lavoro, di studio e di sviluppo professionale e personale, declinando conoscenze e abilità disciplinari in problemi reali legati alla quotidianità e alla contemporaneità.