Competere nel commercio. Milano e le città medie tra deregulation e grande recessione
Synopsis
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC-BY-NC-ND 4.0) nella collana Scienze geografiche
Questo volume raccoglie i risultati della ricerca dell’Unità Operativa del Politecnico di Milano nell’ambito del progetto Commercio, consumo e città: pratiche, pianificazione e governance per l’inclusione, la resilienza e la sostenibilità urbane, finanziato dal MIUR nel quadro dei PRIN 2015. Le sette Unità Operative impegnate nel progetto hanno già pubblicato un volume (Commercio, consumo e città. Quaderno di lavoro, a cura di Lida Viganoni, FrancoAngeli, 2017).
Benché non abbia una valenza strategica paragonabile a quella di altre attività economiche, il commercio al dettaglio svolge un ruolo essenziale nell’organizzare i rapporti fra città e territori. Come sono mutati tali rapporti a seguito della liberalizzazione del settore distributivo, avvenuta nel 1998, che ha consentito la rapida avanzata delle grandi superfici di vendita, capaci di scardinare consolidate gerarchie? Come gli “enzimi della concorrenza” si sono intrecciati con gli effetti della crisi economica del 2008?
Il volume indaga il caso dell’area milanese, dove il processo di trasformazione del commercio è particolarmente avanzato. Al centro dell’attenzione le divergenti traiettorie evolutive di Milano e di tredici città medie circostanti, nell’arco del ventennio 1998-2018. Anche nel commercio, come nell’economia nel suo complesso, è in atto una ripolarizzazione su Milano che, forte del suo ruolo di global city e di una maggior resilienza alla grande recessione, si è rafforzata a scapito delle città medie. Il volume dimostra come il grado di effettivo liberismo a scala locale nell’applicazione delle norme sul commercio – più o meno in linea con gli orientamenti assunti in sede nazionale ed europea – abbia contribuito a spingere Milano e le città medie in diverse direzioni. Ma, soprattutto, conta l’inserimento del commercio in un sistema economico locale più o meno dinamico, che crea flussi sfruttabili anche dai punti vendita. In quest’ottica, per i decision makers, è prioritario re-inserire le azioni a sostegno del commercio in una più ampia politica per lo sviluppo delle città medie e il rafforzamento della loro centralità nell’area vasta.