Il Mediterraneo, tempio della Dieta

Authors

Elisa Ascione
Elisabetta Bernardi
Silvana Chiesa
Giuseppe Pulina

Synopsis

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC-BY-NC-ND 4.0) nella collana Uomo, ambiente, sviluppo

Il decennale del riconoscimento della Dieta Mediterranea quale Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’UNESCO offre l’occasione per alcune importanti riflessioni, sia sotto l’aspetto antropologico, con le tradizioni alimentari viste come filtro per valorizzare e proiettare verso il futuro i principi immateriali della stessa Dieta, che sotto quello nutrizionale, caposaldo di una corretta alimentazione che garantisce benessere e longevità a chi la pratica.
La Dieta Mediterranea si riferisce ai territori che circondano il Mar Mediterraneo, che in realtà sono caratterizzati da culture alimentari, preparazioni e stili di vita molto diversi tra loro: lo spazio semantico delle parole “dieta” – come modo di vivere e stile di vita – e “mediterraneo” è infatti molto vasto.
Caratteristica della cultura alimentare dei mediterranei è il saper “inglobare e trasformare” prodotti animali e vegetali derivanti dall'incontro con popoli differenti sin dai tempi più antichi. L’Estremo e il Vicino Oriente, in epoche antiche, e la scoperta dell’America, in tempi più recenti, hanno contribuito, attraverso contaminazioni agronomiche e gastronomiche, a definire i caratteri attuali della “dieta dei mediterranei”.
Nei decenni trascorsi dalla sua prima formulazione, risalente agli anni ’50 del secolo scorso, la Dieta Mediterranea è stata comunicata in modo parziale, con il ricorso a una iconografia piramidale che ha rischiato di trasformarla, a volte, da bene culturale, in cui trovano posto aspetti immateriali e nutrizionali, a mera lista di alimenti, con quantità e loro frequenza di consumo.
Gli autori di questo volume vanno oltre la rappresentazione a piramide della Dieta Mediterranea e ne propongono la raffigurazione attraverso il simbolo del Tempio, che costituisce un approccio allargato al significato originale di Dieta. L’iconografia proposta, infatti, include sia gli alimenti che gli aspetti sociali e tradizionali dei popoli che abitano il Mediterraneo.
Il Tempio, oltre a sintetizzare in modo olistico l’essenza della Dieta Mediterranea, è anche il simbolo della tradizione che rappresenta e unisce tutte le civiltà del mare nostrum.
Le “cucine mediterranee” sono perciò il punto di arrivo di una complessa evoluzione millenaria. Questo volume propone al lettore, attraverso un’analisi storica, antropologica e nutrizionale, un percorso innovativo per considerare la Dieta Mediterranea non solo patrimonio dell’umanità, ma anche una ricchezza personale, uno stile di vita, un vero e proprio modo di essere.


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Author Biographies

Elisa Ascione

È  un’antropologa culturale ed è docente a contratto del corso Storia dell’alimentazione e del gusto alimentare presso l’Università per Stranieri di Perugia. Elisa è anche la coordinatrice del Center for Food and Sustainability Studies presso l’Umbra Institute, un programma statunitense di studi universitari con sede a Perugia, dove insegna Antropologia dell’alimentazione ed è docente a contratto di Sociologia dei consumi presso IFSA-Butler University a Roma. Ha conseguito la Laurea e un MA presso la University of East London (UEL), Regno Unito, e un dottorato di ricerca in Antropologia ed Etnologia presso l’Università degli Studi di Perugia. Ha condotto ricerche e pubblicato articoli sui processi di patrimonializzazione del cibo nel Centro Italia e sull’intersezione tra migrazione, lavoro e relazioni di genere in Italia.

Elisabetta Bernardi

Nutrizionista, biologa con specializzazione in Scienza dell’alimentazione, ha un’esperienza ventennale nella comunicazione scientifica, nonché nella ricerca scientifica applicata alla nutrizione. È impegnata in progetti di educazione alimentare e con la sua rubrica “La Scienza in Cucina”, nella trasmissione di RAIUno Superquark, sfata i luoghi comuni sull’alimentazione basandosi sulle evidenze scientifiche. È inoltre docente al Corso di Perfezionamento in Nutrizione Umana all’Università di Bari.

Silvana Chiesa

Diplomata al liceo classico M. Minghetti di Bologna, laureata in Medicina Veterinaria (UNIBO), ha frequentato il primo Master in Storia e cultura dell’alimentazione diretto da Massimo Montanari, con cui ha proseguito la collaborazione partecipando a progetti di ricerca. Dal 2006 al 2017 è stata titolare dei corsi di Storia e cultura dell’alimentazione e di Origine e sviluppo dei sistemi alimentari presso l’Università di Parma nel corso di laurea in Scienze Gastronomiche e presso il Master COMET (UNIPR). È direttrice del Centro Studi Lombardia dell’Accademia italiana della cucina. Ha condotto studi sulla storia dell’alimentazione focalizzando l’interesse in particolare sui registri di spesa e i calmieri. Ha all’attivo libri, pubblicazioni e partecipazioni a convegni inerenti alla Storia dell’alimentazione in Italia e all’Estero.

Giuseppe Pulina

Agronomo e dottore di ricerca, è professore ordinario di Etica e Sostenibilità delle produzioni animali presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. È inoltre docente di Filosofia ed etica della ricerca nel Corso di Dottorato in Scienze Agrarie. È Presidente dell’associazione Carni Sostenibili e coordinatore del Comitato Scientifico di Indirizzo di Assalzoo. È Accademico ordinario dei Georgofili, corrispondente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura e Onorario dell’Accademia dell’Agricoltura di Pesaro-Urbino, nonché Accademico della Cucina italiana per la delegazione di Cagliari Castello.

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Published

dicembre 17, 2020

Details about this monograph

ISBN-13 (15)

9788835114154

Date of first publication (11)

2020-12-17

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