Relazioni sociali e crimine organizzato
Il caso di una rete ‘ndranghetista
Synopsis
Il rischio che si corre quando si studia la mafia – un fenomeno sociale complesso e tendenzialmente inaccessibile allo sguardo di un osservatore esterno – è di limitarsi a un mero esercizio teorico, opacizzando l’oggetto d’indagine e privandolo della sua concretezza. Per questo motivo, nel volume si propone uno studio empirico della fenomenologia mafiosa, focalizzato sull’analisi dei processi relazionali alla base della configurazione delle cosche. Adottando una prospettiva teorica di tipo relazionale e impiegando un approccio metodologico integrato che accorda metodi di ricerca “classici” con strumenti e tecniche offerti dalla Social Network Analysis, lo studio ricostruisce e confronta le reti di due cosche ‘ndranghetiste rivali attive sul territorio di Lamezia Terme. In particolare, toccando più livelli di analisi, si osserva innanzitutto la dimensione strutturale dell’intero reticolo, evidenziandone le caratteristiche morfologiche; successivamente, si indaga la coesione del gruppo, rilevando la presenza e le specifi che caratteristiche di vari sottogruppi; infine, zoomando sui soggetti, si analizzano le loro caratteristiche relazionali e la posizione che ricoprono nel reticolo.
L’idea alla base di questa ricerca è che la prospettiva di rete riesca a cogliere al meglio le specificità di un fenomeno sociale che, come la mafia, è caratterizzato dalla combinazione di molteplici forme di associazione. Difatti, l’osservazione dei diversi aspetti considerati ha consentito di individuare i punti di forza e di debolezza delle cosche lametine, mettendo in luce alcuni elementi che potrebbero favorire l’aumento dei collaboratori di giustizia, minando la stabilità e l’impenetrabilità delle cosche mafiose.
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