1725: Per fare Scienza nuova
Studi sull’«aspra Meditazione» di Giambattista Vico
Synopsis
Già nel titolo questo volume intende cogliere l’occasione celebrativa del trecentesimo anniversario della prima edizione della Scienza nuova come un invito alla rilettura di un classico del pensiero moderno in due intrecciate e solidali direzioni del fare: la prima propone i principali momenti della riflessione del pensatore napoletano, richiamando l’attenzione sulla sua originalissima posizione nel moderno e tra i moderni, sui rapporti con Bacone e Cartesio, Arnauld, Galileo e Grozio, fatti di contrasti e di assimilazioni. Una modernità, quella di Vico, che si esprime riformulando il tema delle relazioni tra metodo e metafisica, verum e factum, ragione e certezza, per liberare dai vincoli metafisici tradizionali, presenti ancora nel De uno, e tentare, come si legge nel De constantia, una nuova scienza di umane idee, fatta di filosofia e di filologia. A una seconda dimensione del fare risponde, poi, la ricerca dei princìpi di una scienza nuova intorno alla natura delle nazioni con tutto il carico di progresso e di crisi che antiche e rinnovate questioni ripropongono a partire da due complessi centri tematici qui privilegiati: linguaggio e Provvidenza. Essi contribuiscono a declinare i contenuti di una concezione non più naturalistica né cosmologica né creazionistica, ma antropologica in funzione di un sistema di «diritto naturale delle genti», lontano dal razionalismo astratto del giusnaturalismo moderno.
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