Politiche dell’intelligenza artificiale
Arene, strategie, poteri
Synopsis
L’intelligenza artificiale (IA) – fenomeno tecnologico che si rinnova e trasforma rapidamente e dagli impatti sociali radicali e dirompenti – si è imposta in molte agende politiche. Mentre tutti concordano sulla necessità di garantire equilibrio fra le sue innumerevoli potenzialità e i suoi rischi per gli individui, i sistemi sociotecnici e gli ordinamenti democratici, le misure adottate sono fra loro diverse. Quali sono, e da che cosa dipendono convergenze e differenziazioni? Da una prospettiva di sociologia della politica, il libro ricostruisce le influenze reciproche fra fattori economici, culturali e istituzionali e il ruolo svolto dalla varietà di forze sociali, attori e sistemi politici nel complesso campo delle “politiche dell’intelligenza artificiale”.
Per rispondere alla domanda di fondo – “chi fra governi, imprese, esperti, società civile e cittadini, in che misura e come esercita potere nelle politiche dell’IA?” – il volume presenta i risultati di un’analisi di strategie politiche orientate verso varie priorità: favorire lo sviluppo dell’innovazione tecnologica, regolare il trade-off tra potenzialità e rischi dei modelli e dei sistemi di IA o adottarli per finalità pubbliche. Le politiche dell’IA sono osservate da una prospettiva multiscalare, che considera specificità e interdipendenze fra le arene internazionali, sovranazionali, nazionali e locali in cui si tenta di governare l’IA. Nei capitoli sono ricostruiti la varietà degli attori coinvolti e dei loro obiettivi, le poste in gioco, i frame, le decisioni e i principali strumenti di policy che stanno orientando lo sviluppo e l’adozione dell’IA, anteponendo la priorità della tutela dei diritti umani e sociali o la deregolamentazione del suo uso, oppure cercando di conciliarli.
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