Pseudos
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Synopsis
Il perimetro semantico di pseudos si caratterizza, sin dal suo sorgere, per la compresenza di un valore nettamente negativo assegnato al falso e di un valore meno marcato, presente benché spesso soltanto alluso, giocato sull’ambiguità delle dimensioni dell’illusorio e del sofistico.
Si intravede così il cammino che, attraverso i secoli e le avventure del sensibile-illusorio, condurrà nel Settecento alla nascita dell’estetica come disciplina inizialmente ancella della logica e successivamente indipendente riflessione sull’essenza dell’arte e dell’esperienza sensibile in generale. L’aspetto quasi-vero dell’esperienza artistica si ritrova coniugato con la dimensione finzionale-fittiva della narrazione, una coniugazione che ridisegna lo spazio dello pseudos come una pretesa, il più delle volte autoriale-soggettiva (e qui ci ricolleghiamo a quanto esposto poco sopra), ad una verità “diversa”, la verità dell’(opera d’) arte (Dalla Premessa di B. del Villano e G. Moretti).
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