Le cose non sono quello che sembrano. Contributi teorico-analitici per una sociologia “non ovvia”
Synopsis
«Le cose non sono quelle che sembrano» racchiude un modo di fare sociologia. Immaginare che «la società potrebbe essere organizzata diversamente» porta avanti ed esplicita il percorso da compiere per ragionare su problemi sociali che non possono più sfuggire alla coscienza collettiva.
Condividendo, nel merito e nel metodo, l'idea di recuperare un approccio critico, capace di svelare le contraddizioni della società contemporanea, i saggi raccolti nel volume si interrogano su diversi aspetti della crisi che stiamo vivendo e discutono i modelli interpretativi che meglio si prestano ad avvicinarli.
Dalla teoria dell’attore alle teorie della transizione; dalle degenerazioni del capitalismo e del liberalismo al ruolo dell'Europa; dalle implicazioni sociali della scienza alle trasformazioni che investono il mondo del lavoro; dalla formazione ai vissuti delle giovani generazioni, viene tracciato un percorso che coniuga teoria e ricerca sociale, osservazioni rigorose e immagini di un mondo migliore.
È questa una strada per sostanziare quella valenza democratica del progetto conoscitivo della sociologia su cui in molti hanno insistito. Fra questi sicuramente Luciano Gallino, la cui variegata produzione ci offre elementi di stringente attualità per riflettere su una crisi stagnante che ha indebolito i principi di eguaglianza e di equità, ma anche lo spirito critico che permettere di riconoscere i paradossi del mondo contemporaneo. In questa prospettiva, il recupero della prassi scientifica come prassi democratica incrocia i problemi della diseguaglianza e dell’esclusione, come anche quelli dell’irresponsabilità e della passività di fronte a ciò che sta cambiando la vita delle persone e inibendo la progettualità dei giovani.