Crisi economica e comportamenti illegali
Synopsis
L’aumento dei casi di usura così come la diffusione del riciclaggio di denaro sporco, anche in contesti solitamente non caratterizzati dalla presenza di organizzazioni criminali, insieme all’accresciuta diffusione di prodotti contraffatti costituiscono evidenze degli effetti della crisi del sistema socioeconomico. Le ricerche economiche e sociologiche hanno, da tempo, mostrato come la diffusa presenza di organizzazioni criminali nel territorio sia un fattore che contrasta lo sviluppo economico e sociale. Questo è solo un aspetto della complessa relazione che esiste fra le dinamiche economiche locali e i comportamenti illegali degli attori sociali. L’ipotesi sulla quale ha lavorato il gruppo di ricerca di Ca’ Foscari è che il comportamento illegale vada analizzato in una prospettiva multifattoriale. Il rapporto fra le norme sociali e le norme legali, la qualità e quantità del capitale sociale, i legami fiduciari fra gli attori e la legittimazione dello Stato, i sistemi di potere locale, la certezza delle dinamiche sanzionatorie, sono altri aspetti che sicuramente concorrono a creare le condizioni che favoriscono risposte illegali alla crisi.
Tendiamo a considerare l’illegalità come un comportamento a noi estraneo, riconducibile a pochi individui che vivono in un contesto lontano e minaccioso per la nostra quotidianità. Solitamente riteniamo si tratti di “mele marce”, con le quali non abbiamo nulla a che fare e che devono essere isolate, punite per le loro azioni e ricondotte ad un comportamento rispettoso delle regole.
Il volume cerca di approfondire criticamente questo convincimento ed evidenziare come legalità e illegalità presentino sfaccettature e interdipendenze che non possono essere semplicemente ricondotte alle categorie morali del bene e del male.
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