Persone e imprese di fronte a un nuovo inizio
Synopsis
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC-BY-NC-ND 4.0) nella collana La società / Saggi e studi
Come hanno vissuto i lavoratori italiani l’emergenza Covid-19, dal lockdown alla ripresa delle attività lavorative? In che modo questa esperienza ha influenzato la percezione dell’impresa e del futuro?
Ecco gli interrogativi alla base della presente ricerca, che inquadra il rapporto dei lavoratori italiani con il lavoro e le aziende dentro la più generale esperienza di vita delle persone nei mesi intensi, sconvolgenti e inediti segnati dalla pandemia. Un obiettivo perseguito attraverso un’ampia e approfondita attività di ricerca svolta nel periodo del lockdown e della ripresa: una indagine quali-quantitativa realizzata attraverso questionari online su un campione di 3.448 lavoratori di grandi aziende italiane; un’indagine qualitativa, mediante interviste dirette a 85 lavoratori (compresi top manager, executive, senior e manager) effettuate con una scheda di riferimento che ha consentito di entrare in profondità nel loro vissuto, con un’attenzione particolare alle diverse reazioni psicologiche e pratiche.
L’evoluzione del sentiment nel passaggio dal lockdown alla ripresa delle attività lavorative, gli impatti del confinamento in casa e della relativa amputazione relazionale nella vita personale e lavorativa, l’apprezzamento delle iniziative intraprese dalle aziende a supporto dei lavoratori, le opinioni e le aspettative sul futuro sono i principali temi affrontati dalla ricerca. I risultati restituiscono uno spaccato vivido e altamente impressivo di come i lavoratori hanno vissuto le profonde rimodulazioni che il Covid-19 ha imposto.
Ecco perché questo rapporto è un importante e utile strumento a disposizione dei decisori aziendali e della public opinion per capire e operare, delineando anche soluzioni utili per stare dentro il futuro facendo tesoro di quanto appreso nell’emergenza della pandemia.
Si ringraziano i ricercatori: Giulia Benzi, Michele Colombo, Elisa Franconi, Matteo Lucchini, Elena Manzini, Alessandra Marazzani, Franco Tartaglia, Giulia Venini.