Libro Bianco. Il servizio sanitario nazionale e la pandemia da Covid 19. Problemi e proposte
Synopsis
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Italia (CC-BY-NC-ND 4.0 IT) nella collana Varie
Questo Libro Bianco è il frutto del lavoro collettivo di una task force (coordinata da Giovanna Vicarelli) composta da una ventina di sociologi della Sezione di Sociologia della salute e della medicina dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS). Con tale lavoro si è inteso, da un lato, indagare scientificamente sulla configurazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di fronte alla pandemia da Covid-19 e, dall’altro, indicare alcune linee di azione per aumentarne la resilienza e la capacità di risposta ai bisogni emergenti di salute.
Nella prima parte del lavoro si considera, con una prospettiva comparata, in che modo i diversi sistemi sanitari europei hanno saputo o meno rispondere all’arrivo della pandemia, per passare, quindi, all’analisi dei punti di forza e di debolezza del regionalismo sanitario in Italia. Successivamente, si affronta il tema delle disuguaglianze sociali di salute che la pandemia ha messo a nudo quale conseguenza, anche, dei più recenti processi di ristrutturazione dell’assistenza ospedaliera e dell’assistenza primaria. In tal senso, una attenzione a parte viene riservata al caso lombardo, considerato per molti aspetti emblematico della crisi sanitaria in corso. Il ruolo svolto dai medici e dalle professioni sanitarie, nonché le politiche regionali relative al volontariato sociosanitario, costituiscono pure temi cruciali dell'analisi.
Nella seconda parte del volume viene delineata una proposta complessiva basata su cinque linee strategiche (e conseguenti direttive di azione) che occorrerebbe perseguire per un rilancio complessivo del SSN in termini di equità, uguaglianza e personalizzazione delle cure, integrazione territoriale, regionalismo responsabile e solidale, centralità del cittadino singolo e associato. Tali obbiettivi trovano radicamento in quattro principi-guida: l’universalismo, la dimensione comunitaria, la promozione della salute e l’organizzazione dei servizi e delle prestazioni in un’ottica di rete.