Periferie europee. Istituzioni sociali, politiche, luoghi - 2 tomi indivisibili
Synopsis
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC-BY-NC-ND 4.0) nella collana Geostoria del territorio
Nel ricco Occidente le crisi di questo inizio secolo hanno messo in evidenza il riacutizzarsi di problematiche sociali e territoriali antiche, che hanno assunto nuovo rilievo nelle città in forte trasformazione per gli effetti della globalizzazione e dei nuovi assetti del mercato del lavoro. Si tratta di problematiche che hanno messo in discussione tradizionali equilibri politici, con rilevanti ricadute sull’evoluzione dei sistemi democratici. Tali questioni si sono poste per tutto il Novecento e oggi sono tornate a essere centrali per le trasformazioni strutturali in precedenza ricordate e per la crisi dei sistemi di welfare costruiti in Europa nel corso della cosiddetta Golden age. In modo drammatico si ripropone così il tema del vivere nelle periferie; un problema reso più complesso dal fatto che, oggi, queste aree non sono più solo quelle esterne alle città, plasmate dai processi di modernizzazione economica del XIX e del XX secolo, ma caratterizzano ampiamente il tessuto urbano e sono legate alle condizioni esistenziali di chi vi abita.
Il volume unisce la prospettiva storica e quella geografica, secondo un approccio interdisciplinare. Esso permette di esaminare le politiche adottate e da adottare in questi territori e il ruolo che le forze sociali e le reti associative hanno svolto e possono esercitare per individuare risposte adeguate e durature a problemi tanto complessi.
Uno sguardo di lungo periodo e un’analisi più sistemica permettono una riflessione sul rapporto tra sviluppo socio-economico e processi di costruzione del vivere associato nei diversi contesti delle città europee. Gli attori sociali, nella loro varia articolazione, hanno offerto e sono in grado di offrire apporti strategici per la generazione di nuovi modelli di sviluppo, nei quali la qualità della vita nei quartieri popolari periferici e i processi di inclusione sociale tornino a essere una priorità, come richiesto delle agende urbane di questo nuovo millennio.