Frammenti di identità
La chiesa di San Bernardo di Faedo
Synopsis
Collana Le Radici di una identità
La chiesa di San Bernardo a Faedo costituisce una preziosa testimonianza della storia sociale e culturale della Valtellina al sorgere dell’età moderna. Posta al centro di un piccolo nucleo di case, sparse su un altopiano del versante orobico affacciato sullo sbocco della Val Venina, la chiesa ha recuperato negli ultimi anni il suo originario assetto monumentale e decorativo rivendicando un prestigio tutt’altro che secondario tra Quattro e Cinquecento.
Il volume racconta la storia dell’edificio e del suo recente restauro architettonico e pittorico, sollecitato e condiviso dalla popolazione che affonda qui le proprie radici. Elisabetta Canobbio ricostruisce la storia religiosa di questa piccola comunità che agli inizi del XV secolo ha conquistato la propria autonomia liturgica, a fronte di un’identità sociale ed economica ormai consolidata. Luca De Paoli ci accompagna a riconoscere l’assetto territoriale e ambientale di Faedo, la sua collocazione su importanti vie di transito e produzione, il suo riflesso nella fisionomia architettonica della chiesa, semplice, solida e accogliente. Alessandro Rovetta e Massimo Romeri descrivono gli affreschi progressivamente tornati alla luce negli scorsi decenni: la sorprendente Ultima cena, raro esempio di pittura tardogotica in Valtellina e la decorazione absidale, ormai di pieno rinascimento, significativo tassello nella carriera di Vincenzo De Barberis; si aggiunge una preziosa croce astile, appartenuta all’antico arredo liturgico della chiesa. L’ultima voce è quella di Anna Triberti che racconta il paziente e appassionante svelamento della decorazione pittorica, rimasta per secoli sotto scialbo e oggi restituita al nostro sguardo.
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