L'arte del dialogo, il mestiere della guerra
Studi per il quinto centenario dell'Arte della guerra di Niccolò Machiavelli
Synopsis
I l 16 agosto 1521 usciva, presso i Giunti di Firenze, l’Arte della guerra di Niccolò Machiavelli. L’opera fu subito salutata con favore, e il suo successo europeo continuò ininterrotto per tutto il XVI secolo, nonostante la precoce condanna che la Chiesa di Roma pronunciò contro gli scritti del Segretario fiorentino. Nel corso del tempo, però, il dialogo machiavelliano perse terreno, a vantaggio soprattutto del Principe e dei Discorsi, in cui lettori di ogni epoca ritennero di trovare – in modi più o meno faziosi – rimedi in grado di parlare anche alla propria contemporaneità. A cinquecento anni dalla prima edizione dell’opera, dunque, gli studi qui raccolti tornano sull’Arte della guerra per analizzarne i contesti di produzione e di prima circolazione; metterne in luce le peculiarità stilistiche, argomentative e concettuali; e riscoprire alcuni dei capitoli più importanti della sua ricezione. Ne emerge l’opportunità di tornare a leggere il dialogo machiavelliano che, lungi dall’essere un’opera “minore”, si presenta invece come un territorio privilegiato per analizzare l’intreccio – caratteristico delle trattazioni politiche della società di Antico Regime – tra governo e guerra, vita civile e militare, esemplarità dell’antico e novità del presente.
Scritti di: Lorenzo Battistini, Elena Bilancia, Vincenzo Caputo, Jean- Louis Fournel, Giuseppe Andrea Liberti, Alessia Loiacono, Andrea Salvo Rossi, Giacomo Sanavia, Pietro Sebastianelli, Francesco Storti.
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