Rinascimento a Ponte in Valtellina.
Un palazzo e un ciclo di affreschi in cerca di autore
Synopsis
Collana Le Radici di una identità
Ponte in Valtellina conserva uno dei centri storici di età rinascimentale più interessanti e integri del bacino superiore dell’Adda. Attorno alla prestigiosa parrocchiale di S. Maurizio si dipana un articolato tessuto urbano costellato di corti ed edifici ancora in grado di raccontare la rapida ascesa sociale e culturale del borgo e delle sue famiglie, capaci di attrarre il meglio dell’architettura e dell’arte figurativa del tempo: Giovanni Antonio Amadeo, i fratelli Rodari, la bottega degli Scotti, i Del Maino, padre e figlio, fino a Bernardino Luini. Il volume illustra uno straordinario ciclo pittorico, databile al penultimo decennio del Quattrocento, rimasto a lungo nascosto all’interno di un palazzo affacciato su una delle principali vie di Ponte, già proprietà della potente famiglia Quadrio e noto in tempi più recenti come sede della ex-latteria sociale.
Alla notevole qualità del dipinto murale, che convoca attorno a sé una stagione figurativa valtellinese ancora poco chiarita e valorizzata nei suoi rapporti con i principali centri del ducato milanese, si aggiunge la peculiarità di un assetto iconografico di carattere religioso, colto e aggiornato, espresso all’interno di un edificio che suggerisce un uso insieme residenziale e civile. Ci sono tutti gli elementi per riconoscere il fervore di una vita comunitaria, dove coscienza civica, sensibilità religiosa, ambizioni familiari intercettano una crescente circolazione di aggiornate maestranze artistiche.
Un raro e prezioso caso di studio, fotografato all’alba di quel rinascimento valtellinese più noto nei suoi sviluppi successivi, ma qui già carico di importanti e illuminanti premesse.
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