Il reimpiego della scultura altomedievale in Toscana
Synopsis
In agendis siquidem huiusmodi, apprime de convenientia et cohaerentia antiqui et novi operis sollicitus
Suger, abate di Saint-Denis, Libellus alter de consecratione ecclesiae Sancti Dionysii, 2
Tutto ciò non fa altro che dimostrare come opere dell’Altomedioevo esercitino un indubbio fascino in termini estetici e talvolta siano vere e proprie fonti d’ispirazione artistica. In più, un simile successo non può che presupporre anche l’esistenza di un gusto e di un pubblico che apprezza il decorativismo astratto altomedievale, malgrado dalla nostra prospettiva di moderna e post rinascimentale venerazione della Classicità possa sembrarci apparentemente impossibile. In Toscana, tutto questo sembra avvenire non solo ma con maggior frequenza tra XI e buona parte del XII secolo, prima dell’assoluto prevalere come linea vincente del naturalismo di derivazione classica che già a queste date muove i suoi primi passi.
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